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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
fabio.1972
Ciao a tutti, questo è uno sfogo! Ma è mai possibile che non esiste più una persona in grado di sviluppare e stampare come si deve le pellicole???

Prima ho scattato con la F70, poi pensando fosse la macchina ho scattato con la F50, ma sono sempre una schifezza come colori e come contrasti!

Ma capita anche a voi?

Possibile che sia colpa dei negativi, ormai nei negozi si trovano solo agfa o qualche Kodak vecchia, voi che dite?
-missing
Che bisogna cercare quei pochi reduci che ancora lavorano bene.
Se ti infili al casaccio nella prima bottega la vedo dura.
antonio briganti
Purtroppo la legge economica della domanda/offerta ha reciso di netto lo sviluppo analogico. Considera che se oggi mi venisse per testa di stampare un rollino BN (non con processo C-41) non saprei nemmeno a chi chiedere.
ciao
antonio
fabio.1972
QUOTE(paolodes @ Apr 24 2010, 09:06 PM) *
Che bisogna cercare quei pochi reduci che ancora lavorano bene.
Se ti infili al casaccio nella prima bottega la vedo dura.


Qui dalle mie parti non ti dicono dove le mandano, li ho provati tutti, ma prima o poi mi indurranno a mandare in pensione le pellicole!

QUOTE(antonio briganti @ Apr 24 2010, 09:53 PM) *
Purtroppo la legge economica della domanda/offerta ha reciso di netto lo sviluppo analogico. Considera che se oggi mi venisse per testa di stampare un rollino BN (non con processo C-41) non saprei nemmeno a chi chiedere.
ciao
antonio


Il B/N da quello che mi hanno detto, se si può, è meglio svilluparlo in casa, fuori costa una tombola!
giosanta
Purtroppo è un argomento ricorrente.
Per farla (quasi) breve.
Pellicola oggi ( e non solo oggi) vuol dire essenzialmente B/N e diapositiva (anche se quest'ultima non è che sia facilissimo farla sviluppare).
B/N vuol dire trattamento in proprio della pellicola, è questa, indipendentemente dalle attuali situazioni di mercato, è una caratteristica da sempre del trattamento B/N, visto che anche lo scatto è subordinato al successivo sviluppo impiegato; tra l'altro è anche facile e poco costoso.
Successivamente si può stampare in C.O. o utilizzare un film scanner associato a determinati tipi di stampante (personalmente sto ora seguendo quest'ultima strada è mi sta dando notevoli soddisfazioni).
Il negativo colore è intrinsecamente perdente rispetto al puro file digitale e, sempre secondo me, il rapporto causa - effetto è addirittura di tipo inverso, ovvero la scadente qualità dei servizi offerti dalla maggioranza dei photolab, già da prima dell'avvento del digitale, è stata una delle cause del repentino cambiamento del supporto di registrazione: eserciti di fotoamatori, armati con quanto di meglio offerto dalla tecnologia fotografica, si sono molte volte, troppe, visti restituire stampe in tutto e per tutto assimilabili a quelle ottenute da compatte da due soldi, figuriamoci ora che i negativi vengono rapidamente e rozzamente sottoposti a scansione...
Del resto, chi di noi non ha, da sempre, notato la stratosferica differenza tra le stampe e le dia? D'accordo sul divario tra un supporto visto per riflessione ed uno visto per trasparenza, ma la differenza era, è e resta abnorme.
La dia è comunque storia a se, visto che, ad oggi, nessun proiettore video riesce neanche lontanamente a tenergli testa, ma le dia scattate con questo scopo erano già allora, quando l'unico supporto era la pellicola, una esigua minoranza; ed ecco spiegata la rarefazione dei laboratori che le trattano.
Scusate la prolissità.
truciolo56
Tema tosto: in un'epoca in cui pochissimi usano ancora la pellicola, il corretto sviluppo del colore, e l'ottenimento di stampe decenti è roba da pochi.

Io ho la fortuna di avere - a Milano, ma vedo che sei in Lazio... - praticamente sotto casa un negozio "storico" di fotografia, che ha dentro ancora gente con un minimo di passione e che tratta negativi e stampe in modo corretto, cambiando spesso i bagni e offrendo negativi ben fatti.
La stampa la fanno sulle stesse macchine dalle quali traggono - su carta chimica - le stampe da media digitali, quindi anche quella è sempre in ordine, e ci lavora una ragazza attenta e capace.
Solo le dia le danno da fare fuori, e visti i buoni risultati anche quelle sono affidate a un laboratorio sano.

Però è una mosca bianca: il panorama milanese per chi usa ancora begativi e dia a colori è deprimente, perché - fatti salvi i laboratori pro, che sono assai costosi - fanno cose davvero pessime.

Credo che anche dalle tue parti, cerando col lanternino e chiedendo agli "analogisti" del Lazio, si possa trovare qualcuno che sviluppi e stampi in modo decente il colore.

Il B/N, come detto da altri, DEVE essere trattato in proprio, anzitutto non lo fa più nessuno (qui non c'è alternativa al laboratorio professionale, e guardare un listino è roba da unità coronarica...), e imparare da se può servire a personalizzare il priprio lavoro una volta fatta un po' la mano.

Ci vuol pazienza, ma non mollare...

ciao
Marco

giosanta
... e figurati allora per chi non sta a Roma o Milano...
Ciao.
Raffaele Pugliese
Purtroppo sono i lati negativi del progresso, anche a Napoli sono pochi i laboratori che sviluppano, e tra quei pochi che sviluppano devi trovare chi lo fa bene e chi male.
pedri
Mi trovo perfettamente d'accordo.
Purtroppo il passaggio al digitale è obbligatorio, anche se non intenzionale a volte proprio per questi motivi.

Ciao a tutti
edate7
QUOTE(giosanta @ Apr 25 2010, 10:18 AM) *
... e figurati allora per chi non sta a Roma o Milano...
Ciao.


Depressione totale. A Palermo pochissimi laboratori, i seri meno delle dita di una mano. Persino i negozi sono così rarefatti: quelli seri, solo due, e vendono a prezzo di listino (!), salvo poi o conoscere qualcuno, o esserne clienti "minacciando" di andare a comprare su internet. Stiamo parlando di una città che, periferie vicine comprese, fa un milione di abitanti. Che tristezza.
Ciao
fabio.1972
Ma infatti qui il problema di fondo è lo sviluppo della pellicola, perchè ho provato anche a scansionare i negativi, ma il risultato è una schifezza comunque! Poi, mi dicono pure che con l'avvento del digitale muoiono di fame, e ti credo!! Se tirano fuori certe mondezze la gente si compra una compattina da due soldi e le foto se le stampa a casa con una stampante da 40 euro e gli vengono sicuramente meglio.

Cmq, non so se qualcuno conosce dei laboratori seri a Roma e Provincia, se si magari è cosi gentile da dirmelo, magari in privato!
edgecrusher
Ciao, non è assolutamente provocazione, è solo una mia personale curiosità: perchè non passi al digitale?
Cioè, cosa ti frena da abbandonare la pellicola se la situazione è quella che mi hai descritto?
Ormai parlando con molti fotografi della vecchia guardia, tutti decantano le qualità ed i vantaggi delle digitali....tu cosa ne pensi al riguardo?

Ciao
Andrea
fabio.1972
QUOTE(edgecrusher @ Apr 25 2010, 09:35 PM) *
Ciao, non è assolutamente provocazione, è solo una mia personale curiosità: perchè non passi al digitale?
Cioè, cosa ti frena da abbandonare la pellicola se la situazione è quella che mi hai descritto?
Ormai parlando con molti fotografi della vecchia guardia, tutti decantano le qualità ed i vantaggi delle digitali....tu cosa ne pensi al riguardo?

Ciao
Andrea


Ma il Digitale C'è L'ho, ho una D90 ed una D3000, ma la pellicola ha tutto un'altro fascino!
edgecrusher
QUOTE(fabiuzzo1 @ Apr 25 2010, 09:41 PM) *
Ma il Digitale C'è L'ho, ho una D90 ed una D3000, ma la pellicola ha tutto un'altro fascino!


Ah ok, scusa non l'avevo capito smile.gif
giosanta
Permettetemi però di dissentire dal fatto che la scansione sia una schifezza.
Parlo di B/N ottenuto da film scanner e stampato con una stampante con cartucce di grigio.
Non siamo al livello del fine art printing, ma c'è di che restare soddisfatti. Ed in C/O ci stavo dal 1979.
fabio.1972
QUOTE(giosanta @ Apr 25 2010, 11:14 PM) *
Permettetemi però di dissentire dal fatto che la scansione sia una schifezza.
Parlo di B/N ottenuto da film scanner e stampato con una stampante con cartucce di grigio.
Non siamo al livello del fine art printing, ma c'è di che restare soddisfatti. Ed in C/O ci stavo dal 1979.


Ma io parlavo dei negativi a colori sviluppati male, e quindi vengono male anche scansionati
giosanta
QUOTE(fabiuzzo1 @ Apr 26 2010, 10:24 PM) *
Ma io parlavo dei negativi a colori sviluppati male, e quindi vengono male anche scansionati

Allora scusami.
Siamo assolutamente d'accordo.
pes084k1
QUOTE(edgecrusher @ Apr 25 2010, 10:01 PM) *
Ah ok, scusa non l'avevo capito smile.gif


Per la stampa fino al 20 x 30 (meglio su corta fotografica che ink-jet) preferisco il digitale, oltre vado a pellicola (dia e qualche B&N scansionato). Il film negativo C-41 ha troppa grana e colori inventati di solito, ma dopo scansione e accurato PP (però sono anche docente universitario...), sono stato comunque e positivamente sorpreso dalla resa in stampa sul 30 x 45 cm.
Il negativo non va comunque guardato sul monitor... uno deve immaginarsi come verrà la stampa. Sul monitor si fa sempre (anche su digitale) un errore madornale: si osserva una immagine che copre solo parzialmente la risoluzione dell'occhio, circa il 50%, mentre si stampa o si proietta in modo che la risoluzione dell'occhio e quello della fotografia siano circa simili (es: 250 ppi a 40 cm, 100 ppi a 1 m, ecc...).
Osservando il monitor, uno osserva la pulizia, o, meglio, la "regolarità" di dettagli ad alta frequenza visibili a schermo che saranno poi attenuati dall'occhio, ma insieme al rumore, ai disturbi e agli artefatti. Osservando la stampa, invece si vede essenzialmente se quei dettagli sono realmente presenti o no e una maggiore regolarità a monitor si paga sempre con la perdità di dettagli veri o... graffi dell'immagine.
Per esempio, è per me arcinoto che bisogna intervenire pesantemente sulle altissime frequenze con uno sharpening avanzato anche a costo di evidenziare a monitor artefatti e/o grana per avere buone stampe. Molti lo ignorano e si lamentano di inesistenti sfocature dell'obiettivo, magari limitato dalla diffrazione.
E per vedere se la CA dà fastidio, osservatela su una dia priettata su 1.3 m e vista a 50 cm: se non vedete le frange colorate, la CA prodotta non è importante. Poi magari, prima di stampare, correggetela pure in PP dopo scansione per fine di perfezione...
Io comunque con le dia non ho problemi di sviluppo (qualche macchia o graffio compariva anche in passato e esiste anche sul digitale in ogni caso, pure in maniera più sistematica).
Per il B&N mi fanno ancora un buon lavoro di sviluppo, ma forse mi ricomprerò una nuova tank. L'occhio del padrone...

A presto telefono.gif

Elio
riccardobucchino.com
lavorano da cani, io a pellicola faccio solo il bianco e nero, lo sviluppo io e se ci sono problemi di sviluppo (e non ce ne sono mai) per lo meno è colpa mia!
Lutz!
QUOTE(riccardobucchino @ May 3 2010, 06:56 PM) *
lavorano da cani, io a pellicola faccio solo il bianco e nero, lo sviluppo io e se ci sono problemi di sviluppo (e non ce ne sono mai) per lo meno è colpa mia!


Ragazzi per quanto triste, e' inevitabile. A noi appassionati sta il compito di mantenere e raccogliere le persone esperte per testimoniare e scrivere i procedimenti e segreti di un'arte che andra' scomparendo.

Del resto, quanti ne trovate oggi di maniscalchi in grado di ferrare a regola d'arte un cavallo?
O elettronici in grado di riparare un magnetofono analogico degli anni '70?
abyss
QUOTE(riccardobucchino @ May 3 2010, 06:56 PM) *
...
io a pellicola faccio solo il bianco e nero, lo sviluppo io e se ci sono problemi di sviluppo (e non ce ne sono mai) per lo meno è colpa mia!


è il modo che ho anche io per far lavorare ancora un po' le mie fotocamere a pellicola.
Aggiungo saltuariametne un rullo di Dia, ma giusto per accendere il proiettore e godermi uno spettacolo che ormai è sempre più raro...

fabio.1972
QUOTE(abyss @ May 10 2010, 04:02 PM) *
è il modo che ho anche io per far lavorare ancora un po' le mie fotocamere a pellicola.
Aggiungo saltuariametne un rullo di Dia, ma giusto per accendere il proiettore e godermi uno spettacolo che ormai è sempre più raro...



Concordo, le DIA sono le DIA!!
Pasqua2
Ciao Fabio, ti posso solo dire che anche prima del digitale ero deluso dal lavoro dei laboratori in cui portavo negativi colore, BN e diapositive. Dopo avere ottenuto una pessima stampa BN da un laboratorio, cominciai intorno al '93 a sviluppare e stampare da solo il BN...ed ho capito che basta un pò di impegno per avere risultati decisamente migliori. Nel 2001 sono entrato a lavorare in un minilab, e li ho avuto conferma della mediocrità dei laboratori. Vi assicuro che volendo si può cambiare e migliorare tutto delle stampe! Basta azzeccare il canale colore, stare attenti alle correzioni giallo magente ciano e densità, avere cura del ripristino dei chimici esauriti. Quello che manca ai laboratori secondo me è il tempo, tutto viene svolto con estrema superficialità e sempre sull'orlo dei minuti. Il problema è umano, non della macchina. Se vuoi qualità, purtroppo devi pagarla cara, perchè in realtà tu paghi il tempo, la disponibilità dell'operatore a lavorare bene.
Ti consiglio di continuare a cercare un laboratorio serio ed eventualmente rifiutare lavori non soddisfacenti, se puoi manda indietro e non pagare!
Buon lavoro, Claudio.
fabio.1972
QUOTE(Desimon @ May 15 2010, 03:14 PM) *
Ciao Fabio, ti posso solo dire che anche prima del digitale ero deluso dal lavoro dei laboratori in cui portavo negativi colore, BN e diapositive. Dopo avere ottenuto una pessima stampa BN da un laboratorio, cominciai intorno al '93 a sviluppare e stampare da solo il BN...ed ho capito che basta un pò di impegno per avere risultati decisamente migliori. Nel 2001 sono entrato a lavorare in un minilab, e li ho avuto conferma della mediocrità dei laboratori. Vi assicuro che volendo si può cambiare e migliorare tutto delle stampe! Basta azzeccare il canale colore, stare attenti alle correzioni giallo magente ciano e densità, avere cura del ripristino dei chimici esauriti. Quello che manca ai laboratori secondo me è il tempo, tutto viene svolto con estrema superficialità e sempre sull'orlo dei minuti. Il problema è umano, non della macchina. Se vuoi qualità, purtroppo devi pagarla cara, perchè in realtà tu paghi il tempo, la disponibilità dell'operatore a lavorare bene.
Ti consiglio di continuare a cercare un laboratorio serio ed eventualmente rifiutare lavori non soddisfacenti, se puoi manda indietro e non pagare!
Buon lavoro, Claudio.


Sono daccordissimo su quello che dici, ma sono convinto che se la gente abbandonerebbe questi laboratori, sicuramente migliorerebbero la loro qualità per non perdere clienti e chiudere la loro attività.
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