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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
velvia50
Ciao!!

E' da tanto tempo che "sogno" di autosviluppare i miei rullini bianconero x ottenere ciò che voglio io.
Solo che: COME SI FA?
Abito a Trento e qui purtroppo non ci sono corsi in merito a questo, e pertanto volevo chiedervi se mi potevate darmi qualche consiglio in merito.
Libri o siti dove spiegano qualcosa.
Poi, se c'è qualcuno che abita nella mia città e ha voglia di darmi qualche dritta....SAREI FELICISSIMO!!
Grazie e scusate per la domanda.
Andrea
giosanta
Inizia a guardare questo
http://www.centoiso.com/guide/5.1b.asp
ma è solo uno dei tanti che puoi trovare digitando in Google - sviluppo negativo bianco e nero.
Se poi non sei distante da Treviso puoi andare da Fotomatica
http://www.fotomatica.it
Comunque è facilissimo.
antoniogaita
QUOTE(giosanta @ Apr 14 2010, 08:05 AM) *
Inizia a guardare questo
http://www.centoiso.com/guide/5.1b.asp
ma è solo uno dei tanti che puoi trovare digitando in Google - sviluppo negativo bianco e nero.
Se poi non sei distante da Treviso puoi andare da Fotomatica
http://www.fotomatica.it
Comunque è facilissimo.



Mi associo Fotomatica e il top li trovi di tutto, ma prova a leggere i libri "Il Negativo" & "La Stampa" di Ansel Adams ti aiuteranno molto.


Ciao

Antonio
dabe
scusate se mi intrometto nelle discussione, ma vorrei porre una domanda opposta a quella di Andrea.

C'è differenza di qualità nello sviluppo di un rullino b/n o colore fra un laboratorio all'altro? Immagino che lo sviluppo in laboratorio non dipenda dall'arte di una singola persona visto che credo tutto venga fatto in modo quasi macchinizzato...o mi sbaglio? Se cosi fosse, il margine di sbaglio non dovrebbe essere cosi altro nei laboratori...mi sbaglio?

Grazie,
Dabe
giosanta
Il processo colore (C41 E6) è univoco: o corretto o sbagliato quindi, nella prima ipotesi non ci sono differenze.
Il B/N può essere sviluppato correttamente in mille modi, con mille rivelatori, ognuno con mille procedure, il tutto anche in funzione della ripresa: ha senso se lo fai tu.
analogicaMente
Quante belle info...
...non vedo l'ora di cimentarmi in questa nobile Arte.

Andrea
simone_chiari
fino a qualche tempo fa tra i topic in evidenza c'era un tutorial sulla camera oscura del mitico Claudio Orlando che per me è stato di un utilità incredibile prego i moderatori di ripristinarlo
ciao
Simone
maurizioricceri
QUOTE(simone_chiari @ Apr 14 2010, 05:30 PM) *
fino a qualche tempo fa tra i topic in evidenza c'era un tutorial sulla camera oscura del mitico Claudio Orlando che per me è stato di un utilità incredibile prego i moderatori di ripristinarlo
ciao
Simone


forse ti riferisci a QUESTA del grande Claudio
antoniogaita
Tornando a Fotomatica se non sbaglio dovrebbe trattare ancora i chimici puri (da usare con molta prudenza) e con l'aiuto dell'ottimo libro della Hoepli "IL FOTORICETTARIO" si possono ottenere prodotti finiti che (oggi non più reperibili sul mercato) hano fatto la storia in camera oscura .

Ciao

Antonio
velvia50
GRAZIE A TUTTI PER GLI OTTIMI CONSIGLI!!

Andrea
simone_chiari
QUOTE(maurizioricceri @ Apr 14 2010, 06:22 PM) *
forse ti riferisci a QUESTA del grande Claudio


se non sbaglio ce n'era pure un altro
ciao
Simone
decarolisalfredo
QUOTE(antoniogaita @ Apr 14 2010, 08:15 AM) *
Mi associo Fotomatica e il top li trovi di tutto, ma prova a leggere i libri "Il Negativo" & "La Stampa" di Ansel Adams ti aiuteranno molto.
Ciao

Antonio

Non dare retta a questa risposta, non è il caso per un principiante che deve ancora imparare a caricare un rullino nella tank.

Quando sarai esperto, ricordati di questo consiglio per crescere ancora di più.
decarolisalfredo
QUOTE(dabe @ Apr 14 2010, 11:33 AM) *
scusate se mi intrometto nelle discussione, ma vorrei porre una domanda opposta a quella di Andrea.

C'è differenza di qualità nello sviluppo di un rullino b/n o colore fra un laboratorio all'altro? Immagino che lo sviluppo in laboratorio non dipenda dall'arte di una singola persona visto che credo tutto venga fatto in modo quasi macchinizzato...o mi sbaglio? Se cosi fosse, il margine di sbaglio non dovrebbe essere cosi altro nei laboratori...mi sbaglio?

Grazie,
Dabe

Penso che il B&W lo facciano ancora a mano o quasi, per il colore è tutto automatizzato, quì dipende da quanto lavoro hanno, più ne hanno e più spesso rigenerano i bagni, questo andrebbe fatto tutti i giorni e questo porta sicuramente a differenze di qualità da un laboratorio all'altro.
giosanta
QUOTE(decarolisalfredo @ Apr 15 2010, 05:51 PM) *
Non dare retta a questa risposta, non è il caso per un principiante che deve ancora imparare a caricare un rullino nella tank.
Quando sarai esperto, ricordati di questo consiglio per crescere ancora di più.


Nel contesto specifico del topic concordo assolutamente con te (sarebbe come approcciarsi al pianoforte con le Variazione Goldberg di J. S. Bach), tuttavia l'approccio adamsiano non va preso alla lettera, vuoi perché le moderne pellicole B/N hanno una latitudine di posa sconosciuta a quelle che usava il maestro americano, vuoi perché è integralmente applicabile solo ad apparecchi a pellicola singola (banchi ottici o folding) o, quantomeno, MF a magazzino intercambiabile.
Tuttavia l'approccio basato sul concetto della previsualizzazione è senza dubbio, IN UNA FASE SUCCESSIVA, sempre molto utile; validamente supportato, anche con una 35mm, da un esposimetro separato a lettura spot.
Sono testi che nella biblioteca di un fotografo DEVONO esserci.
antoniogaita
QUOTE(decarolisalfredo @ Apr 15 2010, 05:51 PM) *
Non dare retta a questa risposta, non è il caso per un principiante che deve ancora imparare a caricare un rullino nella tank.

Quando sarai esperto, ricordati di questo consiglio per crescere ancora di più.





"Non dare retta" hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif
etrusco74
Mi dispiace ma non sono d'accordo, la lettura dei tre libri è comunque "cultura" che per chi si approccia al BN analogico fa comunque bene conoscere....
Non mi trovate con voi neanche sul concetto che il sistema zonale non si possa applicare alla pellicola....io lo utilizzo con soddisfazione e lavoro solo in 35mm

In fase di previsualizzazione e scatto, anche il solo ragionare a Zone anzichè ragionare in "corretta esposizione" da una marcia in più quando si lavora in BN

Vogliamo poi parlare di push e pull delle pellicole (ossia del tiraggio)? Altro non è che estenzione e contrazione desritti da AA nella sua splendida trilogia.

Conoscere queste cose e capire dove possono essere applicate, i limiti, le potenzialità è sicuramente positivo anche per chi si approccia al BN per la prima volta.

Pensiero personale ovviamente :-)

Ciao

simone_chiari
il consiglio di alfredo oltre che condivisibile è molto chiaro: iniziare con letture semplici per poi arrivare a letture più complicate, non ha detto di non leggere adams.
ciao
Simone
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