QUOTE(Gabbo71 @ Sep 13 2009, 09:34 AM)

Condivido anch'io questo pensiero, infatti è così che sto facendo, con la pellicola. Fin quando scattavo a pellicola mi preoccupavo solo che la foto (nel momento in cui la facevo) cogliesse quella situazione o quel particolare che mi avesse "emozionato". Dopo di che facevo sviluppare e stampare in 10x15. Raramente chiedevo un ingrandimento. Se mi interessava "fare le cose in grande" scattavo diapositive e me le proiettavo in tutto il loro splendore alla dimensione che volevo.
Probabilmente era una visione un po' bigotta la mia. Ma è così che mi sono innamorato della fotografia.
L'esigenza di uno scanner deriva dall'avere migliaia di fotografie dagli anni '30 fino al 2000 (da mio padre a me, da prima che io nascessi....) che mi piacerebbe trasformare in un formato più attuale. Spesso sono un po' sbiadite, scolorite, molte sono solo stampe, i negativi chissà. Molte sono dia.
E' chiaro che sono fotografia fatte da non professionisti, con macchine economiche e magari non sempre perfettamente inquadrate e/o messe a fuoco.
Comunque proverò con il V750, che potrò usare anche per le stampe (che sono tante).
Non è una visione bigotta, ma è una visione della fotografia da gita scolastica, che non ha nulla di deplorevole in stessa, ma che fa a pugni con il livello di attrezzatura di cui ti sei dotato.
E' come avere una Ferrari e portarla dal maniscalco a fare i tagliandi.
Se ti sbatti con quel pò pò di attrezzatura che hai , studiare l'inquadratura, dare il meglio di te per lo scatto, sai che a quel punto hai realizzato solo una metà del lavoro.
L'atra metà l'affidi a qualcuno che non ci mette neanche un millesimo del tuo impegno , e ti restituisce il tuo lavoro trasformato in me**a, con dei colori improbabili, tagli del fotogramma a piacere, nitidezza vergognosa e chi più ne ha più ne metta.
Ecco perchè oggi il negativo colore non lo uso quasi più, e come me tanti altri.
La stessa cosa accadrebbe anche con il Bn, avrei smesso di usare anche quello se non avessi la possibilità di trattarlo in proprio.
Almeno lo sviluppo è fondamentale che si faccia in proprio, è semplicissimo, e tutto il necessario si acquista con pochi euro ed è l'unico modo per rendere giustizia ad un'attrezzatura di qualità i cui pregi andrebbero annullati dalla scarsissima qualità della stragrande maggioranza laboratori nel trattamento della pellicola.
Senza contare che trattando in proprio almeno lo sviluppo si può agire su una serie di parametri di cui si è tenuto già conto in fase di scatto, riuscendo a tirar fuori davvero l'immagine così come la si aveva in mente.