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momiziano
Ciao a tutti scusate l'ingenuità della domanda ma mi viene un dubbio.. Quando scattate a mano libera per essere sicuri di evitare il micromosso il vostro tempo di scatto massimo dovrà avere al denominatore della frazione con numeratore 1 la focale dell'obiettivo. Ovviamente scatto senza stabilizzatore. Cioè con un 150mm uno scatto sicuro sarà almeno a 1/150 di secondo. Semplice e ovvio.
Ma questa è una regoletta che vale per la pellicola. Per dx e fx invece?
Secondo l'opinione comune il denominatore va moltiplicato per 1.5 in dx e quindi si perde un ulteriore mezzo stop.
Ma se io fotografo con una D200 o una D3x la parte centrale del sensore FX ha quasi la stessa densità di pixels del DX, dunque se croppo la parte centrale 24 x 16 dello scatto FX otterò con le differenze di qualità del sensore ecc ecc all'incirca lo scatto fatto con la D200.
Ergo il rischio di micromosso con lo stesso obiettivo e con lo stesso tempo sulle due macchine sarà assolutamente identico, con il D3x dovrò solo ingrandire un po' di più per vederlo.
Ovvio che si tratta di una regola di buon senso e non di una formula scientifica però 1/2 stop non è paglia.. Che ne pensate?
bergat@tiscali.it
QUOTE
Ergo il rischio di micromosso con lo stesso obiettivo e con lo stesso tempo sulle due macchine sarà assolutamente identico, con il D3x dovrò solo ingrandire un po' di più per vederlo.


E hai detto scuffia! messicano.gif
Certo tutto è rapportato all'ingrandimento alla stampa della foto alla visione al circolo di confusione etc.

Certo se uno vuol essere sicuro se serve un 17125 e decide di usare un tremillesimo, forse è meglio laugh.gif , ma nella fotografia.... tutto è un compromesso, altrimenti basterebbe una compattina per riprendere da 200 metri gli occhi di una formica.
Attilio PB
QUOTE(momiziano @ Aug 24 2009, 02:37 PM) *
...
Ergo il rischio di micromosso con lo stesso obiettivo e con lo stesso tempo sulle due macchine sarà assolutamente identico, con il D3x dovrò solo ingrandire un po' di più per vederlo.
Ovvio che si tratta di una regola di buon senso e non di una formula scientifica però 1/2 stop non è paglia.. Che ne pensate?


Ciao Momiziano,
premesso che qualsiasi scatto facciamo è mosso, quello che a noi interessa è solo quanto facilmente percepiamo questo mosso.
Tu hai ragione quando dici che tra D200 e D3x non c'è differenza di acquisizione, dall'ottica escono le medesime informazioni e vengono lette da un sensore con la medesima densità, tuttavia cambia radicalmente l'esperienza di fruizione: lo scatto con la D3x lo ingrandirai 1,5 volte di meno, il difetto sarà 1,5 volte meno visibile.
Tu dici che basta ingrandire un pochino di piu' lo scatto della D3x, tuttavia se lo ingrandisci di piu' dovrai osservarlo anche da una distanza maggiore, il che riporta tutto alle medesime condizioni di prima: quello che vedresti in piu' smetti di vederlo perché ti sei allontanato.
La situazione si ripristina solo se croppi l'immagine della D3x ed ingrandisci il crop, a quel punto si che il micromosso torna a vedersi come su uno scatto DX, tuttavia croppare è di fatto come scattare in DX.
Quindi, riassumendo, dall'ottica escono sempre le medesime informazioni nel medesimo tempo, il nostro elemento sensibile raccoglie le stesse infomazioni a prescindere dalla sua dimensione, cambia la nostra percezione di quelle informazioni in funzione della dimensione del sensore perché la dimensione del sensore è vincolante per quantificare l'ingrandimento per usufruire di quello scatto.

Detto questo, subentrano i fattori personali e le scelte che vanno fatte in fotografia: l'operatore sul movimento riveste un ruolo determinante, alcuni sono molto saldi nell'impugnare e trattenere una macchina, altri viceversa sono piu' "ballerini", alcuni scattano abitualmente uno stop sotto i tempi di sicurezza, altri necessitano di arrotondare sempre per eccesso, ci sono situazioni in cui il micromosso è intollerabile, altre in cui non costituisce un problema reale, situazioni nelle quali è meglio guadagnare uno stop sulla sensibilità sacrificando il tempo di scatto.
Come indicazione, del resto quella del tempo pari all'inverso della focale è appunto un'indicazione, ti direi di tenere conto del fattore di crop nel calcolo del tempo di sicurezza.
Ciao
Attilio
momiziano
QUOTE(Attilio PB @ Aug 24 2009, 05:21 PM) *
Ciao Momiziano,
premesso che qualsiasi scatto facciamo è mosso, quello che a noi interessa è solo quanto facilmente percepiamo questo mosso.
Tu hai ragione quando dici che tra D200 e D3x non c'è differenza di acquisizione, dall'ottica escono le medesime informazioni e vengono lette da un sensore con la medesima densità, tuttavia cambia radicalmente l'esperienza di fruizione: lo scatto con la D3x lo ingrandirai 1,5 volte di meno, il difetto sarà 1,5 volte meno visibile.
Tu dici che basta ingrandire un pochino di piu' lo scatto della D3x, tuttavia se lo ingrandisci di piu' dovrai osservarlo anche da una distanza maggiore, il che riporta tutto alle medesime condizioni di prima: quello che vedresti in piu' smetti di vederlo perché ti sei allontanato.
La situazione si ripristina solo se croppi l'immagine della D3x ed ingrandisci il crop, a quel punto si che il micromosso torna a vedersi come su uno scatto DX, tuttavia croppare è di fatto come scattare in DX.
Quindi, riassumendo, dall'ottica escono sempre le medesime informazioni nel medesimo tempo, il nostro elemento sensibile raccoglie le stesse infomazioni a prescindere dalla sua dimensione, cambia la nostra percezione di quelle informazioni in funzione della dimensione del sensore perché la dimensione del sensore è vincolante per quantificare l'ingrandimento per usufruire di quello scatto.

Detto questo, subentrano i fattori personali e le scelte che vanno fatte in fotografia: l'operatore sul movimento riveste un ruolo determinante, alcuni sono molto saldi nell'impugnare e trattenere una macchina, altri viceversa sono piu' "ballerini", alcuni scattano abitualmente uno stop sotto i tempi di sicurezza, altri necessitano di arrotondare sempre per eccesso, ci sono situazioni in cui il micromosso è intollerabile, altre in cui non costituisce un problema reale, situazioni nelle quali è meglio guadagnare uno stop sulla sensibilità sacrificando il tempo di scatto.
Come indicazione, del resto quella del tempo pari all'inverso della focale è appunto un'indicazione, ti direi di tenere conto del fattore di crop nel calcolo del tempo di sicurezza.
Ciao
Attilio


Assolutamente logico e definitivo. E' vero che tutto cio che scattiamo è mosso!
Quindi il mio personale tempo di sicurezza in DX è davvero più corto.
Grazie (anche per altri post)!
rolubich
QUOTE(Attilio PB @ Aug 24 2009, 05:21 PM) *
Tu dici che basta ingrandire un pochino di piu' lo scatto della D3x, tuttavia se lo ingrandisci di piu' dovrai osservarlo anche da una distanza maggiore, il che riporta tutto alle medesime condizioni di prima: quello che vedresti in piu' smetti di vederlo perché ti sei allontanato.


Sul fatto che una stampa di grande dimensioni debba essere necessariamente guardata da una distanza pari alla sua diagonale ho qualche riserva.
Per una visione d'insieme questo è vero e quindi è assolutamente corretto il ragionamento che hai fatto sui tempi di sicurezza, ma dopo aver visto una bella foto 40x60cm di un bel panorama con molti dettagli da una distanza di 72cm non ti viene mai voglia di guardare i particolari anche da più vicino?
Altrimenti 6MP (che possono produrre stampe 20x30 a 240dpi e quindi di ottima/buona qualità) potrebbero bastare per stampe di qualsiaisi dimensioni. E non penso che tutti quelli che hanno fotocamere con più risoluzione le abbiano comprate solo perchè si sono fatti prendere dalla corsa ai MP, tu per primo, vista la qualità delle tue foto.

Attilio PB
Hai ragione, due volte biggrin.gif :

- da uno scatto della D70 ho ricavato una stampa 260x160 centimetri che è stata utilizzata, insieme a tre scansioni da velvia 6x6, in un museo di storia naturale a Terni smile.gif

- dopo aver guardato gli scatti nel complesso mi piace tantissimo soffermarmi sui particolari delle stampe, non è un caso se nella dibattutissima questione sui circoli di confusione, a margine delle tabelle dell'iperfocale per le ottiche per Contax puoi trovare scritto (qui in riferimento ad una Contax G):

"This table was based on the value of 0.025mm for the circle of confusion, which should be adequate for fairly close viewing of ordinary prints. If you're a critical worker or make larger prints, you can make the table more stringent by multiplying the numbers..."

Come a dire, la soglia di nitidezza, per quanto stringente sia, potrebbe non essere comunque sufficiente per alcuni e per alcune applicazioni smile.gif

Ciao
Attilio
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