QUOTE(roberto depratti @ Jul 28 2009, 03:48 PM)

Assolutamente in controtendenza .....imposto MONOCROMATICO "On Camera"
...
Per me è un modo di vivere il BW anticipatamente attraverso la mente ed il mirino ......
Saluti - Roberto
Rispetto il tuo approccio, ma, dal mio punto di vista, vedere in bianco e nero ed elaborare dopo non si escludono, anzi.
La mia esperienza di camera oscura e' piuttosto limitata, pero' ricordo distintamente il babbo che con cura ed attenzione in camera oscura terminava il processo di visualizzazione iniziato in fase di scatto, scegliendo uno sviluppo anzichè un altro, una carta o un'altra, operando a volte variazioni dai processi standard, operando a volte mascherature e bruciature. Sono stato abituato a pensare al bianco e nero come ad un processo che nasce in testa e finisce in camera oscura, oggi in camera chiara, ma non come un processo che termina in sede di scatto.
La differenza netta che trovo tra ieri ed oggi è nelle filtrature, ieri da fare durante lo scatto, oggi fattibili in post produzione con piu' semplicità e versatilità, ma per il resto uno scatto in bianco e nero nasce anche per me in bianco e nero già nel mirino, il suo vivere a colori per un periodo non mi distoglie dal vederlo in bianco e nero comunque, del resto nel mirino il mondo è a colori eppure ne vediamo solo la luce, i toni, i colori li vediamo in funzione delle filtrature...
Il secondo grande cambiamento, positivo a mio avviso, nel gestire tutto dopo e che è venuto con il digitale, è nel poter "scegliere pellicola" ad ogni scatto. Anche qui non mi sono mai sbilanciato in pellicole particolari, quelle che conosco meglio sono sempre state la Pan F, HP5, FP4, Tri-x, ma tra queste le differenze sono notevolissime e poter pensare ad uno scatto in Pan F e quello immediatamente successivo in HP5 per me è una libertà impagabile...
Ripeto, solo un diverso approccio

Ciao
Attilio