QUOTE(photomax2 @ Jun 19 2009, 10:46 AM)

Perdonami, ma una cosa non sono assolutamente convinto... che l'esposimetro possa marcare diversamente de una macchina all'altra. (Parliamo di spot, NON di Matrix...)
Sarebbe come dire che il metro non misura... un metro, oppure che un litro non è un litro.
Certo, se è starato per un guasto o perchè è un pessimo strumento è un conto, ma sono certo che nel 99% delle macchine l'esposimetro misura correttamente ( certo, dentro delle percentuali di errore come tutti gli strumenti di misura, diciamo 0.5-2%max di errore?)
Se due macchine misurano diversamente vuol dire che ...sono da mandare in assistenza, non c'è verso, vuol dire che lo strumento di misura della luce riflessa è starato.
Non confondiamoci con il Matrix che è un algoritmo associato a uno strumento di misura, questo sì che varia da modello a modello..
Sulla gamma dinamica è una questione che, per chi espone per le Alte LUci interessa poco al momento dello scatto.. Tu ti regoli al limite della destra dell' istogramma, e il resto arriva di conseguenza.
Il Wb lavora con un sensore diverso.
Provare per credere!
Ciao Max
Max...ho provato.
Provo sempre tutto, fondamentalmente per curiosità, e poi perchè mi piace capire come funzionano le cosa.
Non è vero che gli esposimetri interni sono tutti uguali, proprio per scelte tecniche associate alle reflex su cui sono montati.
E ovviamente parliamo di SPOT, non di Matrix (che come giustamente dici lavora in modo complesso tramite algoritmo).
Addirittura i valori ISO delle macchine non sono tutti uguali, anzi spesso ci sono differenze enormi.
Se misuri in spot, a 200iso, con l'esposimetro interno ottieni una coppia tempo/diaframma.
Se fai la stessa lettura con un esposimetro esterno, è possimile che otterrai una coppia diversa, perche i "suoi" 200iso sono più vicini al vero.
Se trasferisci in manuale la coppia letta sull'esposimetro esterno, potresti anche cannare l'esposizione.
Negli ultimi anni in verità questi scostamenti sono andati riducendosi molto, ma se leggi i vari test delle macchine vedrai che una certa differenza c'è sempre.
Questo discorso è vero soprattutto sulle digitali, perchè con la pellicola c'era la necessità di adeguarsi a molte emulsioni diverse e quindi l'esposimetro doveva fornire un valore il più possibile neutro.
Comunque sia... ammettiamo che gli Spot forniscano tutti esattamente lo stesso valore:
Questo valore è basato su una lettura del tono medio (famoso 18%), ma partendo da questo tono medio non tutte le macchine hanno la stessa dinamica.
Diciamo (per puro esempio) che una macchina abbia 1,5 stop di dinamica sulle luci ed un'altra ne abbia 2.
Se sovraesponi di 1,7 con la prima macchina brucerai le luci, con la seconda invece non avrai sfruttato tutta la dinamica disponibile.
Quindi per regolarti "al limite della destra dell'istogramma" come giustamente vuoi fare, dovrai utilizzare valori diversi a seconda della macchina.
Se un domani ti ritrovassi una macchina con 4 stop di dinamica sulle luci, la regoletta sarebbe davvero troppo conservativa... quindi non è vero che al momento dello scatto la dinamica del sensore non ci interessa.
Anche il wb conta, perchè i 3 canali in genere hanno valori diversi nelle alteluci.
Di solito un canale è meno bruciato degli altri.
I meccanismi di "recupero" delle alte luci si basano proprio su questo aspetto, e in pratica non fanno altro che copiare le informazioni del canale non bruciato negli altri due.
Il risultato in quelle zone è grigio (3 canali uguali), ma almeno c'è dettaglio, e sui soggetti di colore neutro (nuvole) la cosa funziona bene.
Sulla pelle invece molto male, e serve una correzione cromatica successiva.
Se il wb non è daylight, i canali vengono spostati per compensare, e questo aspetto viene accentuato.
In pratica il WB per luci artificiali amplifica il canale del blu, e quindi per non bruciarlo dovrò mantenere un'esposizione più bassa di quella che potrei usare se non correggessi il wb.
Oh, sono sottigliezze, non sto dicendo affatto che nella pratica quotidiana il sistema "+1,7" non vada bene.
Può certamente essere un valore di compromesso valido nella stragrande maggioranza dei casi.