Sull'ultimo numero di "Fotocult" vi sono alcune interviste a titolari di laboratori dove si sviluppano e si stampano ancora pellicole. Secondo uno dei titolari, "molte case produttrici (di pellicole), per ridurre i costi, hanno modificato, senza dichiararlo, la formulazione delle emulsioni, sottraendo argento e riducendone così la sensibilità nominale. La conseguenza è che oggi le immagini, a parità di pellicola utilizzata, appaiono più contrastate e scapito della gamma tonale, la quale è decisamente inferiore rispetto al passato. In sostanza il negativo contiene un minor numero di informazioni". I reagenti, invece, hanno mantenuto la stessa struttura di prima. La conseguenza, ad avviso del titolare di questo laboratorio, è che "sviluppando una data pellicola con i chimici consueti non si riesce più ad ottenere lo stesso risultato di dieci anni fa". Ad aggravare lo stato delle cose vi sarebbe, inoltre, il fatto che molti laboratori sviluppano i negativi con il minilab, che una volta veniva utilizzato per il colore. Così, si sviluppa un negativo a 30°, che va bene per il colore, ma non per il bianco e nero, che necessiterebbe di una temperatura inferiore (20°). Il risultato è che "la qualità del negativo risulta ugualmente compromessa". Le foto che escono fuori oggi, dunque, contengono una grana maggiore ed hanno meno informazioni. "L'accorciamento del tempo di sviluppo fa sì che solo la parte superficiale dell'emulsione venga trattata, mentre quella più prossima all'acetato non viene rilevata adeguatamente; in questo modo si perdono molti dettagli dell'immagine latente". Per ovviare a queste carenze non solo è necessario utilizzare una carta particolare per la stampa, più contrastata, ma modificare la composizione dei prodotti chimici per lo sviluppo, testandoli in rapporto al tipo di pellicola. E' ovvio che un processo del genere sono in pochissimi a farlo e, per giunta, costa anche molto.
Dato che ho notato anche io la scarsa qualità delle immagini che oggi si riesce ad avere con il bianco e nero rispetto al passato (esattamente l'aumento della grana e la scarsa gradazione dei grigi), credo che il titolare di questo laboratorio abbia sostanzialmente ragione. Chiedo però qualche lume ai frequentatori esperti di questo forum. Saluti.