Io ho fatto qualche scatto in notturna (sia D2x che con D3) e nell'occasione ho usato un paio di flash comandati in remoto (in manuale e via radio). I flahs sempre in diagonale rispetto alla macchina.
I tempi di scatto (in M) erano 1/250 e diaframmi intorno a 4. A volte ho usato anche il flash sulla seconda tendina per avere scatti particolari.
In altre ho giocato con i profili della macchina cercando di misurare la luce proveniente da dietro
EsempioRiguardo le ottiche ho usato indistintamente 12-24, 24-70 e anche 70-200 (se avevo spazio).
Qualche esempio:
Ingrandimento full detail : 41.1 KB
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Sposto in tecniche fotografiche.
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Riguardo all'altro discorso è complicato determinare se questo tipo di attività configura un'attività d'impresa/professione quindi necessaria di partita IVA (*). In linea di principio se la cosa avviene occasionalmente, si svolge senza un'organizzazione, senza una serie di comportamenti che potrebbero ricondurre il tutto ad un'attività soggetta all'imposta sul valore aggiunto allora il tuo problema è risolvibile tramite certificazioni con ritenuta d'acconto da dichiarare come reddito diverso in sede di dichiarazione.
Bada bene che non è solo il numero di volte o l'ammontare che determina l'assoggettabilità all'IVA, ma una serie di cose, per assurdo basterebbe anche una sola operazione organizzata come attività d'impresa.
Quindi capisci bene che dire quando è e quando non è è difficile senza analizzare tutto partendo da Codice civile (attività d'impresa), Dpr IVA, TUIR, pareri Agenzia delle Entrate, e chi più ne ha più ne metta.
Saluti
(*)
art. 1 DPR IVA
Operazioni imponibili.
L'imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le
prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell'esercizio
di imprese o nell'esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da
chiunque effettuate.