Ho avuto l'opportunità di fare una visita all'aeroporto di Stoccolma Arlanda. In pratica una giornata trascorsa molto piacevolmente tra torre e aeroporto, parlando con diversi responsabili.
Contro ogni buona regola arrivo subito alle conclusioni: mi piace questo aeroporto, per come è stato inserito nell'ambiente, per il clima che si respira negli ambienti di lavoro, per le sue caratteristiche. Non voglio dire che non ci siano problemi o che sia tutto idilliaco, ma diverse cose sarebbero da prendere ad esempio.
Questa è la sua configurazione, abbastanza tipica, con due piste parallele e una trasversale.

E' situato a circa 40km a nord di Stoccolma e più o meno alla stessa distanza a sud di Uppsala. Aperto nel 1962 con le due piste trasversali 01/19 - 08/26, nel 2002 è stata terminata la terza pista 01R/19L. Dal momento in cui si è iniziato a pensare a una nuova pista alla sua realizzazione sono trascorsi nove anni, la costruzione è iniziata nel 1998. Curioso il fatto che la sua progettazione sia iniziata in periodo di espansione, ma al momento del completamento anche Arlanda stava vivendo la crisi post-2001 e quindi (in sostanza per mancanza di traffico) l'apertura della nuova pista è avvenuta nel 2003.
Non sono ovviamente mancate le proteste delle popolazioni interessate sulla nuova direttrice di decollo e atterraggio. Con un'ampia discussione e con diversi tradeoff le divergenze in gran parte sono state ricomposte. In particolare la costruzione preventiva di una linea ferroviaria che ha ridotto di molto i tempi di trasferimento dei pendolari verso Stoccolma e le città della provincia a nord, Upplands Väsby e Uppsala.
Arlanda è collegato a Stoccolma da una bella autostrada gratuita e dal treno ad alta velocità Arlanda Express, il tragitto dura circa 20'.
L'attuale configurazione dei terminal vede due terminal internazionali, il 2 e il 5, uno nazionale, il 4 e uno ragionale, il 3. I parcheggi a/m sono un oltre un centinaio, di cui 60 ai gate e 47 remoti.
Una panoramica partendo da sudovest. L'apron R, area cargo, dove arriva la twy U dalla pista 01R/19L:

L'apron S, parallelo alla testata 01L, ancora cargo. Ad Arlanda si movimentano quasi 200.000t (2007):

Il T4, il più recente, 2006. Sullo sfondo la rwy 01L/19R, sulla destra la Sky City, la galleria commerciale che unisce T4 e T5. Nel 2007 Arlanda ha avuto 18 milioni di passeggeri, di cui quasi 13mil internazionali; la sua capacità è di 25mil:

Sky City e T5:

T5 e il nuovo complesso Nord (a destra), sullo sfondo la testata 19R.

L'aeroporto è immerso in un contesto naturale di straordinaria bellezza (come del resto tutta la Svezia). Una particolare attenzione è rivolta alla questione ambientale: per ottimizzare l'aspetto energetico è stata formata una compagnia specifica, la Arlanda Energy, che fornisce energia a tutta la cittadella aeroportuale. La maggior parte del riscaldamento è fornito da carburante bio, per il condizionamento viene usata l'acqua di un laghetto vicino. Anche l'impatto ambientale "visivo" è operato con intelligenza: il centro di controllo di Stoccolma, situato un po' a sud dell'aeroporto, è stato parzialmente interrato e il tetto è stato uniformato al territorio, cioè erba ed alberi.
L'apron AB, di fronte al T5:

Un B735 Lufthansa in allineamento per pista 08:

Apron e molo F, che si trovano a destra (est) del complesso Nord:

Una vista degli hangar verso est, agli apron G e H. Sullo sfondo la testata 26. Scorgiamo qualcosa di interessante che andremo a vedere più da vicino dopo...

L'apron M, usato per l'AG, tra le twy W e U, a lato della pista 01R/19L che si vede sullo sfondo, in pp gli edifici dell'area tecnica e gli uffici dirigenziali dell'apt:

Bene, è tempo di muoversi per entrare nel cuore della vita aeroportuale: la torre di controllo.

Alta 83 mt, la nuova torre è stata inaugurata nel 2001 ed ospita i servizi di TWR e Ground.
In Svezia il LFV Group (Luftfartsverket) è un'impresa parastatale che gestisce i maggiori 16 aeroporti svedesi e fornisce i servizi di navigazione aerea (civile e militare) a tutto il paese. Arlanda è di proprietà di LFV Group. Particolare interessante: LFV non è finanziata dallo Stato ma si mantiene esclusivamente con entrate provenienti dai servizi che offre. Dei suoi 4050 dipendenti circa 750 sono CTA. Il gruppo è in attivo, con circa 2/3 dei proventi derivati dai servizi al traffico aereo e 1/3 da entrate diverse (aeroporti, commerci, ecc).
Circa 55 controllori lavorano a Stoccolma apt, e 215 all'ATCC di Stoccolma, che con quello di Malmo gestisce il traffico nello spazio aereo nazionale.
La sensazione che si ha entrando nel complesso della torre è di un ambiente di lavoro di alto livello, rilassato nonostante l'impegno. L'architettura è tipica svedese, curatissima, elegante, con i toni dominanti del bianco e del nero che si alternano al legno.
Entriamo nel locale TWR vero e proprio, oggi si festeggia una nascita.

Ci sono nove postazioni: 2 per i movimenti in pista, 3 per il ground, le altre di supporto.


Lo scorso anno ci sono stati 215.600 movimenti a/m, di cui 133.300 internazionali, operati da 80 compagnie aeree di cui 70 internazionali. Le destinazioni raggiunte da Arlanda sono 170, di cui 134 internazionali. La prima per importanza è Copenhagen, a seguire Oslo, Londra, Helsinki e Lulea, che è anche la più importante nazionale. In termini di a/m, l'aereo più diffuso è il MD82, non sorprendente considerando che qui è di casa SAS: seguono il B736 e il Fokker50, poi il B738, l'A320, il Dash8, l'A319...


ESSA-ARN ha tre piste: 01L-19R (Runway 1) 3.300mt, 08-26 (Runway 2) 2.500mt, 01R-19L (Runway 3) 2.500mt, fornita del primo ILS cat III della Svezia. Le due piste 01/19 hanno una separazione di 2.300mt, che permette operazioni parallele indipendenti.
Di solito sono operative due piste su tre, le due parallele o la 01L-19R e la 08-26.

La separazione standard in finale è 3nm, ridotta a 2,5 in caso di bel tempo.

Un bel binocolo non manca mai...

Nei picchi vengono gestiti circa 55 movimenti/ora su un massimo di 80, anche se eventuali problemi di capacità sono dovuti più a carenza di stand che non alle piste.

Questo pannello serve per gestire i mezzi a terra in condizioni di low visibility. Arlanda si vanta di non chiudere *mai* in caso di neve, magari ci sono ritardi ma l'aeroporto resta aperto. Nella stagione invernale ci sono 130 persone dedicate, dotate di 8 mezzi spazzaneve. Occorrono 6 minuti per pulire la pista 2, 8' per la 1 e 10' per la 3. La pulizia viene fatta a rotazione ogni 45' se occorre, seguita da spargimento di antiskid.

Nel 2008 è stato effettuato il passaggio dalle strip manuali a un sistema completamente elettronico.

E' tempo di un caffè: "Andiamo nella nostra saletta" mi dicono con un bel sorriso... "Andiamo" rispondo io. Scendiamo sotto e resto basito:

A parte la sensazione di trovarmi in un'esposizione dell'Ikea mi devo convincere che questi sono i "loro" standard.
Scambio due parole sul tema con la responsabile risorse umane del personale ATC, che è stata recentemente in visita a Fiumicino per studiare il caso, dato che presenta una configurazione di piste analoga ad Arlanda. Mi dice che è rimasta un po' delusa, c'era atmosfera di vecchio... Confermo che la torre di LIRF risale agli anni '60, ma mi sento toccato, la torre di Fiume è un'icona.
Mi consolo con un buon pranzetto e con la prospettiva di un pomeriggio che vorrei ripetere tutte le settimane...
Prendiamo un'auto di servizio e cominciamo la visita dell'airside, puro godimento per un appassionato.

Nei piazzali c'è un po' di tutto. Il traffico internazionale vede relativamente pochi heavies, più che altro dall'America del nord e dall'Est, anche il cargo da Cina e Corea è in crescita.


Al piazzale M c'è una bella sorpresa, il 737 reale tailandese:

Area cargo:


Queste le ho fatte dopo, con il sole quasi al tramonto, peccato per la rete, ma a quell'ora con la stanchezza accumulata mi faceva fatica rientrare dal cancello:

Il B747 Jade è un visitatore abituale ad Arlanda:

Passiamo nell'area del piazzale K a lato della pista 26. Nell'area tecnica c'è anche uno dei DC8 cargo della Cygnus di base a Madrid:

Ed ecco quello che avevo visto la mattina dalla torre:

Visto da un'altra angolazione:

Non so se è questo il B747 che alla fine del 2008 sarà piazzato (riadattato come ostello) all'ingresso dell'aeroporto. Mi dicono che è qua da tempo, la compagnia è fallita e lui sta qui ad accumulare polvere...

Anche i Caravelle non sono male, testimoni di un'epoca gloriosa che fu:

Percorrendo la perimetrale si gira intorno alla pista. La 08 è in uso per i decolli:


Questo è un bel Jetstream 31:

Dall'altra parte passa l'ennesimo MD80...

Al piazzale principale ancora una variazione sul tema MD80:

Un Avro RJ di Blue1 al finger, con la scossa attaccata:

Una sequenza dedicata alla regina di questo reame, il MD80 SAS al push:

Il trattore lo spinge verso l'apposita bay del piazzale AB a forma trinagolare:

Arriva l'operatore per il distacco:

Ognuno per i fatti suoi:

Verso la taxiway per l'allineamento e decollo:

Voglio chiudere con una piccola elaborazione artistica, da una wingtip di un B757 Icelandair:

Saluti, Dino
Un particolare ringraziamento a Per Froberg e Susanne Widell
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